2° Edizione
No Relax
La storia inizia nella Primavera del 2003 durante la tournee dei gruppi Ska-p e Bambole di Pezza. Tra viaggi e concerti si conoscono i nostri due protagonisti, Micky e Joxemi. Dopo qualche mese Micky lascia la sua band a causa di divergenze musicali e caratteriali, decidendo di scendere dal treno in marcia perchè non si identifica più con la filosofia del gruppo.
In pochi mesi i due creano un progetto chiamato NO RELAX e nel Marzo del 2004 vede la luce il loro primo album autoprodotto “GRIDALO!” (Incontrolable Records).
I temi trattati variano dalla denuncia sociale, come il maltrattamento animale e lo sfruttamento senza scrupoli delle risorse naturali, all’ introspezione più personale. A livello musicale si incontrano molte delle influenze che accomunano i nostri due personaggi e che si ritroveranno anche negli album a seguire, come il Punk-Rock che si fonde con il Reggae alla Clash, lo Street-Punk con tocchi Oi!, l’Hard-Core, il Rock’n’Roll 50’s e qualche tocco di Irish- Punk.
Nel 2006 esce “VIRUS DE REBELION” realizzato in due versioni, italiana e spagnola, dal quale prende il nome l’omonimo tour che li ha portati in giro per l’Europa.
Nel 2008 esce un album doppio, in spagnolo e italiano, dal titolo “INDOMABILE” che alla fine dello stesso anno, li porterà, dopo il tour europeo, a fare il loro primo tour in Argentina.
Nel 2009 hanno registrato il videoclip di "1522" (tratto da "Indomabile") sul tema della violenza domestica. Hanno collaborato nel progetto degli "artisti per l'Abruzzo" facendo una cover della canzone "Decidilo Tu". A fine Ottobre 2009 tornano in tour in Argentina (Rosario, La Plata, Buenos Aires, Castelar) suonando anche nel festival Pepsi Music con gruppi come Faith No More, Die Toten Hosen e molti altri. Nel Novembre dello stesso anno tornano live in Italia, partecipando anche al ME.I. di Faenza nel Maninalto!Festival.
L'11 Ottobre 2010 iniziano, tra Madrid e Pamplona, le registrazioni del loro quarto album “ANIMAlibre”: il sound si fa più crudo, più maturo, ed il contenuto mantiene come sempre una linea sociale, con una vena più poetica ed introspettiva, vestendo spesso i panni degli “outsiders”, il tutto cantato – ad eccezione di tre pezzi – in spagnolo.
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King Howl Quartet
L’ululato è fondamentale. Il lamento, la passione, la forza inspiegabile del blues. Non una musica, non solo un sentimento, una sensazione che tinge ogni giornata di un colore diverso. Attraverso i King Howl il blues trova una nuova strada. I suoni della prima metà del novecento di gente come Son House, Muddy Waters, Howlin’ Wolf e Robert Johnson, vengono filtrati assumendo forme diverse, incorporando in essi gli stili dello stoner rock, del funk, dell’hardcore punk, del jazz, della psichedelia, in un crossover elaborato in maniera spontanea, il più possibile diretta. Il set di questo gruppo è un flusso di suono mai interrotto, che muta ad ogni brano parlando la lingua del blues con un accento sempre diverso.
Il quartetto (i cui componenti provengono da diverse band come Giannies, Antagonista Quintet, Pirina Scream, Super Oil 69, Thee Oops), dopo la pubblicazione del primo “King Howl EP” ed un anno denso di concerti in giro per l’Italia (alcuni di supporto a Kamikaze Queens, King Salami, Tre Allegri Ragazzi Morti, Kina, Uoki Toki, Aucan), è pronto per presentare la prima prova sulla lunga distanza, un disco di 11 brani dove i King Howl Quartet con il loro official debut omonimo danno prova di un originale songwriting accostando la migliore tradizione blues a ritmiche e progressioni sempre diverse, caratterizzate da una pesante spinta sonora sempre più rivolta a suoni stoner rock. Un percorso che si snoda tra 8 inediti e 3 vecchi blues completamente reinterpretati e che ha come padrino d’eccezione il bluesman Francesco Piu, ospite in “Hard Time Killing Floor”. Dai tempi crossover dell’opener “Mornin’” al boogie psicotico della conclusiva “Wolfman’s Calling” passando per la Kyussiana “My Lord” o per le atmosfere da fumoso Juke Joint di “Nocturne”: un disco che puzza di live, da suonare a volume altissimo.
Cuore, passione, blues. Preparatevi ad ululare.
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Arrokibi Roots
Band fondata nel 2006 nel cuore della Marmilla, in Sardegna, dall'incontro di un gruppo di amici nati e cresciuti con i piedi per terra e con un solo obiettivo, suonare reggae.
Negli anni il progetto cresce con l'ingresso nella formazione di nuovi musicisti, nuovi amici, nuove personalità, ma sempre con la stessa carica e la stessa sonorità.
Grazie all'aiuto e alle collaborazioni con il mondo reggae isolano, in primis la famiglia Islasound & Unity Culture, la band in questi anni ha portato la sua roots music in giro per la Sardegna e non solo.
I loro brani appaiono in alcune compilation e demo, mentre nel 2009 arriva il loro primo lavoro l' EP “DOMANDE ALLA VITA” che riscuote un buon feedback da parte degli addetti ai lavori, e che viene premiato al 2° posto del Dancehallvibes.it Contest ed è semifinalista a Demorai 2009 e Italianwave.
Nel Luglio 2010 esce il primo lavoro completo dal titolo “DIFFERENT”, che riassume il progetto live portato avanti in questi anni di attività, la nuova evoluzione della band, e alcune importantissime collaborazioni come il jamaicano Fitta Warri, Bujumannu (from TrainToRoots), Shakaroot e Sensitivedub (SardiniaBassLegalize).
“Different” raggiunge ottimi risultati, commenti e recensioni positive su importanti giornali e siti di settore come Sunny, Sonos&Contos, Rockit.it, Last.fm, ed entra in rotazione su alcune radio come Radio Rai, Internazionale, Radio Press, e Soulshake party di Pier Tosi.
Il disco e alcuni suoi brani ottengono la 5^ posizione all' European Reggae Contest 2010 Del Rototom Sunsplash e alla successiva esibizione al Rototom a Benicassim in Spagna. Hanno poi partecipato alle edizioni del Sardinia Reggae Festival, Mediojamaicano, Rockaxia, One Drop e altri.
La band, ora composta da 10 elementi, dopo aver presentato nel 2011 il singolo LOVE TO SURVIVE prodotto da CUBAREC, sta lavorando a 2 nuovi singoli e al successivo album che uscirà all'inizio dell'estate 2012.
La band è vincitrice dell' area Italiana dell' European Reggae Contest 2012 del Rototom Sunsplash, come premio per questa vittoria gli Arrokibi saranno impegnati in un tour in giro per l'Italia nei migliori festival e locali della Penisola e il 1° Giugno avranno l'arduo compito di rappresentare la Sardegna e l'Italia alla finale Europea a Udine.
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1° Edizione
"Bud Spencer Blues Explosion"
I Bud Spencer Blues Explosion si formano a Roma nel gennaio 2007 e dopo due mesi esce il loro primo EP autoprodotto Happy. La gavetta inizia dai locali della capitale e si espande subito al resto d'Italia grazie anche a un ottimo seguito sul web attraverso i canali di myspace e you tube.
Finalisti all’Heineken Jammin Contest 2007, si esibiscono sul grande palco dell’Heineken Jammin Festival di Mestre, vincendo il primo premio come miglior band che prevede la partecipazione all’Open’er festival in Polonia.Il 2008 inizia con le registrazioni del primo disco prodotto dalla Yorpikus Sound, Bud Spencer Blues Explosion prima distribuito on line e poi distribuito da Audioglobe nei negozi a partire dal luglio 2009. Rispetto a quella per il Web, questa versione dell’album contiene anche le due tracce live del Concerto del Primo Maggio.
L'attività live si fa sempre più intensa con un tour nell'inverno 2008 di oltre 40 date in tutta Italia fino ad arrivare al Primo Maggio 2009 che vede l'esibizione dei BSBE sul palco di piazza San Giovanni per lo storico "Concertone", grazie al concorso "Primo Maggio tutto l'anno", in occasione del quale si aggiudicano anche il premio S.I.A.E, "in virtù della grande energia sprigionata sul palco unita all’originalità e freschezza della proposta artistica".
Appena scesi dal palco del Primo Maggio i BSBE decollano verso gli Stati Uniti per il primo tour oltreoceano con date a New York e Seattle, raccontato giorno per giorno con parole e immagini dalle pagine del "diario americano" pubblicato sul sito di Repubblica XL.
Al ritorno in Italia i BSBE vengono intervistati dai maggiori magazine musicali e sono ospiti di alcuni dei più importanti programmi radiofonici tra cui B-Side (Radio Dee-jay), Stereonotte (Radio Rai Uno) e Patchanka (Popolare Network) che incuriositi dalla carica live del duo, decidono di fare uno strappo alla regola e trasformare le interviste di rito in veri e propri mini concerti radiofonici.
Contemporaneamente esce il primo videoclip ufficiale del pezzo "Hey Boy Hey Girl" cover reinterpretata in chiave chitarra e batteria del celebre brano dei Chemical Brothers. Il video entra in nelle programmazioni dei più importanti network televisivi, arrivando ai primi post della chart di MTV- Brand New.
Dall’ottobre 2009 i BSBE sono impegnati in un tour che li ha visti esibirsi sui palchi dei club più importanti. Nel corso di questi concerti, accolti con grande entusiasmo dal pubblico, il duo propone diversi brani tratti dal loro primo album, alcuni brani nuovi, mentre l’apertura e la chiusura delle esibizioni sono scandite da classici quali “Crossroads” (dal repertorio del leggendario bluesman Robert Johnson) e “Voodo Chile (Slight Reurn), celebre brano di Jimi Hendrix.
Il 23 gennaio 2010 i BSBE si esibiscono come “headliner” in una delle serate della rassegna Generazione X al fianco di Alessio Bertallot e del bassista Saturnino.
” Se dovessimo definire la nostra musica”, hanno dichiarato recentemente, “potremmo dire che l’eccitazione e l’attitudine del grunge si mischia col blues più viscerale. Il risultato è un suono decisamente anni Settanta”.
E’ poi la volta di un nuovo singolo, “Mi sento come se”, e del relativo video, girato durante l’entusiasmante concerto che si è svolto lo scorso 7 novembre al Circolo degli artisti di Roma. Il video è stato presentato in esclusiva dal sito di Repubblica XL, per poi entrare nella programmazione di Dee Jay Television, e in quelle di altre emittenti televisive.
Il primo maggio del 2010 i BSBE tornano sul palco del Concertone in Piazza San Giovanni a Roma e questa volta fanno parte del cast ufficiale della manifestazione. Anche questa partecipazione viene accolta con entusiasmo dal pubblico e dalla critica.
L’estate 2010 è segnata da un numero impressionante di concerti e dalla partecipazione a festival e rassegne di primo piano, come il Miami e Italia Wave.
>Sito ufficiale della band<
"Tzoku"
Direttamente da Siniscola il nuovo progetto musicale nato dalle ceneri dei Kenze Neke all'attivo dal 2009. Definiscono il loro genere come "combat rock" e il loro repertorio prevede prevalentemente Kenze Neke, cover dei Clash e brani originali propri.
Nell'autunno-inverno 2009 si è conclusa la registrazione del nuovo cd, uscito i primi mesi del 2010, con canzoni inedite al Garate studios (Paesi Baschi) con Kaki Arkarazzo.
La band si compone di:
Enzo Saporito: voce, chit. ritmica (kenze Neke-KNA).
Antonello Camboni: voce, chit. solista (kenze Neke-KNA).
Claudio Roccia: Basso (Kenze Neke-KNA).
Sergio Avellino: Batteria (KNA).
>Tzoku su Facebook<
>Tzoku su Myspace<
"Enrico Frongia Tres"
ENRICO FRONGIA:
Voce, Chitarra, Armonica, Sonagli.
MASSIMO PERRA:
Organetto, Fisarmonica, Percussioni,Voce
DANIELE CUCCU:
Chitarra, Mandola, Sulittu, Scacciapensieri, Voce
Il concerto propone i canti e i suoni tradizionali della Sardegna attraverso i modi consoni all’esprimersi musicale dei sardi (tenores, benas, sulittu,scacciapensieri armonica, organetto, canto, chitarra) mostrando contemporaneamente l’evoluzione di queste forme musicali, attraverso l’accostamento di strumenti tradizionali con strumenti utilizzati nella musica contemporanea.
L’obiettivo che si persegue è quello di far conoscere al pubblico una musica che pur traendo ispirazione dalle ricche fonti sarde, sia riconosciuta non solo come musica sarda ma come musica universale.
"Tenore Santa Rughe de Otzana"
"Piccolo Ensemble Elettroacustico"
OSTinLOOP è un progetto, una ricerca e un tributo dedicato alla musica di Ennio Morricone. Si tratta di un viaggio musicale tra i temi più o meno noti del grande maestro, che, sviluppati, filtrati e modellati, vanno a formare un paesaggio sonoro in bilico tra il jazz e le sue contaminazioni, l'improvvisazione timbrica e la musica elettronica. La tavolozza sonora del trio, costituito da chitarra elettrica, basso acustico e batteria, viene arrichita dall'utilizzo di strumenti preparati, autocostruiti e live electronics, e spesso completata dalla voce recitante di Gianluca Medas che richiama le atmosfere delle colonne sonore dei films oggetto della ricerca stessa.
>PEE su Myspace<
"Vincenzo Cannova"
Vincenzo Cannova è nato a Cagliari il 14 Novembre del '79.
Ha iniziato a suonare a 5 anni per volere della mamma e da quel momento in poi è divenuto un girovago.
Dal '97 è componemte fisso della Banda della Gloriosa Brigata Sassari e suona la tuba. Da qualche tempo si dedica con molta passione a
is launeddas ed è un discepolo della scuola dell'immenso Dionigi Burranca.
>Vincenzo Cannova su Myspace<
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